Tipi di riso

Cosa è meglio mangiare, pasta o riso?

pasta o riso

Cosa è meglio mangiare, pasta o riso? Vediamo cosa mettono gli italiani nel piatto.

Nutrizione: quali sono le differenze tra riso e pasta.

Se valutiamo i consumi pro capite non c’è gara, con 24 kg per la pasta contro i 6 kg del riso. In alcuni regimi alimentari tuttavia il riso bianco ha indubbi vantaggi. Composto circa all’80% di amido, il riso è privo di glutine ed è più digeribile rispetto alla pasta, dal momento che i granuli dell’amido di riso sono 20 volte  più piccoli rispetto a quelli del grano.

Questo aspetto ha però un impatto maggiore sull’indice glicemico. L’amido del riso viene più velocemente attaccato dai succhi gastrici, rendendo più veloce il suo assorbimento, quindi la sua entrata nel sangue. Il risultato è l’innalzamento della glicemia (ovvero la concentrazione di glucosio nel sangue) . 

Parlando di cereali raffinati, il riso bianco è quindi più digeribile rispetto alla pasta. Ha un ottimo rapporto sodio/magnesio che lo rende utile nelle prevenzione dell’ipertensione. Inoltre l’elevato contenuto di potassio aiuta a ridurre l’acidità del sangue, la sua demineralizzazione e quindi l’esposizione organica all’osteoporosi.

L’indice glicemico del riso è però tendenzialmente più elevato rispetto alla pasta.

Se però spostiamo il confronto sui cereali integrali, la presenza di fibra nel pericarpo del riso rallenta l’assorbimento dell’amido. Questo è uno dei motivi per cui i nutrizionisti  consigliano cereali integrali, riducendo nella dieta la presenza di cereali e farine raffinati.

Leggi il post dedicato al riso integrale e ai valori nutrizionali.

Lavorazione: quali sono le differenze tra riso e pasta.

Il riso è un cereale che viene consumato intero. Basta “sbucciare” il riso per ottenere la sua versione integrale. Con una levigatura si ottiene il riso bianco.

La pasta invece è un prodotto che deriva dalla macinatura del grano. Dalla semola si ottiene la pasta, grazie al sapiente lavoro dell’uomo che, miscelandola con l’acqua, ottiene un impasto al quale verranno date innumerevole forme con diversi strumenti.

Dal punto di vista della lavorazione il riso subisce sicuramente meno trasformazioni dal campo al piatto, permettendo al consumatore di nutrirsi di un cereale intero, semplicemente sottoposto a pilatura.

 

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