Tipi di riso

Chi mangia più riso nel mondo? E dove sta l’Italia

riso nel mondo

La parola risotto evoca l’Italia e la sua tradizione gastronomica. Ma quando parliamo di riso l’immaginario si sposta verso l’Asia, in primis verso la Cina e l’India.

Quali sono i principali paesi produttori di riso nel mondo? E dove si colloca l’Italia?

Scopriamolo insieme.

Il riso nel mondo

Il mais è il cereale più coltivato al mondo, ma il riso è il più importante per il consumo umano, sfamando quasi metà della popolazione mondiale.

 

L’italia è la patria del risotto e il principale paese produttore di riso Europa. Eppure, se gettiamo lo sguardo oltre i confini, ci rendiamo conto che il riso è fondamentalmente un cereale appartenente all’Asia, che ne coltiva quasi il 90% su 165 milioni di ettari di superficie. Non a caso il riso nasce alle pendici dell’Himalaya, dove circa 10.000 anni fa compare la specie Oryza sativa, oggi presente nel mondo su quasi la totalità della superficie, mentre la specie Oryza glaberrima, resistente alla siccità ma meno produttiva, si è diffusa solo in Africa.

Dall’Himalaya il riso si sposta con le migrazioni umane verso la Cina e verso l’India: proprio da qui parte la differenziazione botanica che oggi conosciamo come sub-specie Indica, che si è evoluta verso Sud, e sub-specie Japonica, che si è sviluppata verso Nord.

I risi Japonica rappresentano solo il 15% della coltivazione mondiale: adatti al clima temperato, la maggior parte di questi sono di forma tondeggiante, ma esistono anche risi Japonica lunghi e sottili, simili al Basmati, adatti alla coltivazione in aree temperate. I risi Indica detengono il restante 85% e sono adatti a climi tropicali: anche in questo caso, la maggior parte dei risi Indica ha il chicco aghiforme cristallino, ma esistono anche delle varietà tondeggianti, più simili ai nostri risi da minestra e risotto.

Cina e India producono quasi la metà del riso nel mondo.

Insieme l’India e la Cina producono quasi metà del riso totale: l’India coltiva circa un terzo del riso a livello mondiale (più di 43 milioni di ettari), mentre in Cina l’estensione arriva a 30 milioni circa di ettari di superficie. Seguono i maggiori stati produttori asiatici, come Indonesia, Bangladesh, Thailandia, Vietnam, Myanmar, Filippine, Cambogia, Giappone e altri, per un totale di circa 146 milioni di ettari di riso coltivati in Asia. 

Il consumo pro capite nei Paesi del Sud-Est asiatico viaggia di pari passo con la produzione secondo i dati riportati da Ente Nazionale Risi. Partiamo dai 170 kg pro capite di Laos, Cina e India ai 152 kg della Cambogia, seguiti da Vietnam e Thailandia con 140 kg, Corea 138 kg.

Africa e America seguono l’Asia. L’Europa arriva prima solo rispetto all’Oceania!

L’Africa è il secondo continente per la coltivazione di riso con più di 11 milioni di ettari di risaia, dove  il maggior produttore di riso è la Nigeria, con più di 3 milioni di ettari, mentre nel Bacino del Mediterraneo le risaie sono presenti in Egitto e Marocco.

Nel Madagascar il consumo medio per persona all’anno è di 139 kg di riso, mentre nella Sierra Leone è di 120 kg.

Il Sud America coltiva intorno ai 5 milioni di ettari di riso, con il Brasile che ne ricopre circa la metà, mentre nel Nord-Centro America se ne coltiva circa 1 milione e mezzo: qui la risicoltura è abbastanza recente, anche se già nel 1789 l’allora presidente degli Stati Uniti d’America Thomas Jefferson aveva importato del riso dal Piemonte per coltivarlo in Carolina, con scarsi risultati per via delle diverse condizioni climatiche e dei terreni.

Solo prima dell’Oceania (circa 120.000 ettari) , arriva l’Europa, con circa 450.000 ettari di estensione, se escludiamo i circa 200.000 ettari della Russia.

Il riso in Europa

Il riso in Europa rappresenta una nicchia con il 4% circa della coltivazione totale mondiale, ma un’eccellenza che racchiude centinaia di varietà diverse e destinate a piatti tipici nazionali. D’altronde sappiamo che il riso è una pianta che ama il caldo, eppure ha saputo adattarsi a zone temperate in cui il clima invernale è caratterizzato da temperature più rigide, grazie soprattutto a terreni fertili vocati e alla presenza di acqua per l’irrigazione. Mantenendoci sul livello del quarantacinquesimo parallelo, che è la zona più a nord in cui la coltivazione del riso è praticabile, vediamo in quali paesi del continente europeo si coltiva il riso nel post dedicato al riso in Europa.

La media italiana è di 6 kg pro capite all’anno, collocandosi in Europa in un range che varia da 3,5 a 5,5 kg nei paesi non coltivatori di riso dell’Europa settentrionale a 6-18 kg nell’Europa meridionale.

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