Se avete risposto Carnaroli o Arborio siete sulla buona strada, ma vi serve un aggiornamento sul riso dai chicchi più grandi.
Gran Cavour è il nuovo riso dai chicchi giganti, perfetto per i risotti, e dal profumo naturale simile al Basmati. GranCavour è l’ultimo nato nella famiglia italiana dei risi da risotto.
Scopriamo insieme il riso GranCavour.
Il bouquet del riso GranCavour.
Intanto GranCavour è l’unico riso italiano da risotto naturalmente aromatico: un profumo che nasce già sulla pianta e che ricorda la crosta di pane e il pop corn, come i Basmati d’India, ma anche i fiori bianchi come il gelsomino, tipico del Jasmine Thailandese.
Un perfetto riso da risotto.
In cucina GranCavour è molto versatile: si può usare nelle insalate di riso, grazie al chicco consistente, in accompagnamento a secondi piatti più esotici, ma soprattutto nel risotto da ottimi risultati, grazie alla tenuta di cottura del chicco gigante e alla sua naturale cremosità. Ha un chicco lungo A, è simile all’Arborio, ma ha dimensioni ancora maggiori. Il chicco ovale e perlato è tipico dei migliori risi da risotto della tradizione.
Storia e innovazione.
Il riso è nato da un incrocio tra un riso tipo Arborio e un tipo Basmati al Centro ricerche IRES di Massimo Biloni, agronomo e ricercatore sul riso a livello mondiale, che ha voluto creare in GranCavour un riso da risotto tipico della tradizione, ma con una vocazione internazionale, da cui il profumo tipico del Basmati, molto amato anche in Italia per la sua fragranza. Il chicco gigante deriva dall’Arborio, ma lo supera per dimensioni, per aumentare la tenuta di cottura e sensazione di croccantezza sotto i denti.
Il suo nome è dedicato a Camillo Benso Conte di Cavour, un personaggio che ebbe grande rilievo politico nell’unità d’Italia, ma anche un ruolo importante per la risicoltura. Porta il suo nome anche il Canale Cavour, immensa opera ingegneristica e irrigua, costruita in meno di 3 anni e inaugurata nel 1866, che porta le acque del Po e della Dora Baltea nel comprensorio risicolo vercellese e in parte del novarese. La tenuta agricola del Conte si trova ancora oggi nel Borgo di Leri Cavour, alle porte di Trino Vercellese.
Come cucinare riso GranCavour.
Un riso di nuova generazione, ottimo anche per i risotti della tradizione, ben si sposa con ingredienti che esaltano la sua naturale aromaticità, come il pesce, i crostacei e le verdure fresche. Oggi cuciniamo il riso GranCavour in un risotto vegano con carota, curcuma e mandorla.
Risotto GranCavour con carota, curcuma e mandorla.
Ingredienti per 4 persone
- 320 gr di riso GranCavour
- 1 cipolla
- 2 carote
- 1 patata
- un cucchiaio di curcuma
- il succo e la scorza di mezzo limone dalla buccia edibile
- Stagionato di mandorla (o parmigiano)
- Olio extravergine di oliva
- una decina di mandorle
- sale
Preparazione
Peliamo le carote, la cipolla e la patata. Tagliamole in pezzi grandi e mettiamole in pentola, ricoprendole di acqua (circa 500 ml). Portiamo a ebollizione facciamo cuocere a fuoco basso per una ventina di minuti, regoliamo di sale e frulliamo. La consistenza dev’essere abbastanza densa ma non asciutta, ci servirà per portare a cottura il risotto.
Tostiamo in riso in una pentola dal fondo largo e il bordo almeno 10 cm. Aggiungiamo il sale, sfumiamo con il succo di limone e versiamo un paio di mestoli di acqua già calda. Mescoliamo e aggiungiamo acqua quando serve per 10 minuti. Aggiungiamo la crema vegetale ancora calda e portiamo a cottura per altri 7 minuti. Infine aggiungiamo la curcuma.
A fuoco spento aggiungiamo olio extravergine di oliva, meglio se freddo di frigo, e dello stagionato di mandorla grattugiato. Impiattiamo e decoriamo con mandorle tritate grossolanamente al coltello e della scorza di limone grattugiata sul momento.