L’arancino – o arancinu – della tradizione siciliana, in particolare messinese, preparato da Tommaso Cannata.
Identità Golose ha definito Tommaso Cannata “messinese doc, panificatore figlio di panificatori. Patron della messinese Boutique del Pane, dove valorizza gli antichi grani siciliani. Quelli veri, autentici e autoctoni.
Porta la sua personalità nella Sicilian Bakery di corso Indipendenza a Milano, valorizzazione e alla comunicazione degli antichi grani siciliani.”
Arancino alla norma
Ingredienti:
- 1 kg di riso Carnaroli biologico Az. Agricola Di Cristiana Sartori, Lomellina
- 0,50 gr di zafferano in pistilli Prima Zafferano, Lombardia
- 1,2 l di brodo vegetale
- 10 gr di sale
- 1 melanzana fritta
- ricotta di pecora infornata
Per friggere
- pangrattato di grani antichi siciliani
- pastella di farina e acqua
olio di arachidi
Ammollate lo zafferano in pistilli 3 ore prima di preparare l’arancinu.
Tagliate la melanzana a cubetti e friggetela in olio di arachidi, quindi tenetela da parte.
Fate cuocere il riso finché l’acqua non si sarà consumata. Una volta cotto, spianatelo su una teglia e lasciatelo raffreddare. Aggiungete lo zafferano e mescolate.
Preparate gli arancini seguendo all’incirca queste proporzioni: 120 gr di riso con 80 di ripieno.
Miscelate la melanzana con pomodoro “siccagno” siciliano e ricotta di capra infornata siciliana.
Prendete il riso e stendetelo sulla mano, aggiungete il ripieno e richiudete l’arancino, dandogli una forma ovale. Mettetelo in frigorifero.
Preparate la pastella con acqua e farine di grani antichi siciliani immergetelo dentro e poi passatelo nel pane grattugiato e infine friggete in olio di arachidi.
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