Cos’è il riso integrale? Come si ottiene e come si cucina? Ecco perché scegliere il riso integrale.
Come si ottiene il riso integrale.
Il riso integrale si ottiene da una prima lavorazione del riso, detta sbramatura. In questa fase si elimina la lolla, la buccia che riveste il riso. La seconda fase di lavorazione si chiama sbiancatura, cosiddetta perché si ottiene il riso bianco.
Perché fa bene.
Il riso integrale viene consigliato da dietologi e nutrizionisti perché mantiene alcune componenti che hanno importanti valori nutrizionali. Nel pericarpo del riso integrale, la pellicola esterna che riveste il chicco, si conservano infatti le fibre e i lipidi vegetali, ma anche i sali minerali, come potassio, calcio, magnesio, zinco, ferro e selenio. Il riso integrale contiene anche vitamine del gruppo B e vitamina E. Il riso integrale inoltre mantiene il germe del riso, detto gemma. Questa si conserva solo nel riso integrale o semilavorato e contiene il gamma orizanolo, che vanta proprietà antiossidanti ed esercita un’azione protettiva sull’epidermide.
Come cuocere il riso integrale.
Se nel secolo scorso l’industria risiera aveva privilegiato la lavorazione del riso fino a renderlo bianco, per velocizzarne i tempi di cottura, oggi l’integrale è apprezzato anche per la sua versatilità di utilizzo. Sicuramente vero che ci mette più tempo a cuocere, a causa della presenza fibrosa che lo riveste, ma mantiene la sua consistenza per diversi giorni e può essere mangiato anche freddo.
I metodi di cottura del riso integrale sono diversi, vediamoli insieme.
Bollitura. Si lessa il riso in abbondante acqua. Il tempo varia in base alla tipologia di riso e va dai 30 minuti per i risi più piccoli, come Rosa Marchetti, ai 50-60 minuti dei risi più grandi, come Carnaroli.
Cottura in pentola a pressione. Potete abbattere i tempi di cottura cuocendo il riso integrale in pentola a pressione con il doppio del volume di acqua. Anche in questo caso dipende dal tipo di riso, si va dai 12 minuti per i risi più piccoli ai 25 minuti per i risi più grandi.
Saltato in padella. Una volta cotto il riso può essere gustato come primo piatto, con un filo di olio, ma anche in accompagnamento a verdure oppure saltato in padella con pesce o carne.
Insalata di riso integrale. La sua tenuta di cottura lo rende ideale per le insalate di riso, dal momento che si può conservare in frigorifero per qualche giorno.
Indice glicemico.
Ii riso bianco è principalmente formato da amido, un carboidrato che costituisce la parte interna del chicco. Si sente spesso dire che il riso è un alimento che innalza la glicemia: questo dipende dal più veloce assorbimento del glucosio nel sangue. Il riso integrale, contendo una parte di fibre, rallenta invece l’assorbimento e quindi l’innalzamento della glicemia.
Il riso integrale è un ottimo alleato della salute, è buono e versatile.
Provate alcune ricette con riso integrale.