Immancabile sulla tavola d’autunno, il riso e verza è un piatto tipico italiano che ogni regione declina a suo modo. Oggi ve lo propongo in versione light, con una minestra confortevole e salutare perfetta per una cena leggera.
Il riso che ho usato è un Rosa Marchetti, dal chicco medio, perfetto per cuocere in breve tempo e rilasciare amido nel brodo per addensarlo. Una varietà nata in Piemonte ad Arborio, paese alle porte di Vercelli, nel 1963. Domenico Marchetti, lo stesso costitutore del famoso riso Arborio, al quale assegnò il nome del suo paesino, scoprì in campo anche questo riso medio perfetto per le minestre e gli diede in nome della sua amata moglie, per l’appunto “Rosa”.
Riso e verza, minestra della tradizione in versione light
Ingredienti
- 30 gr di riso Rosa Marchetti per persona
- foglie esterne della verza
- un pezzo di porro
- 1 piccola patata
- olio extravergine di oliva al rosmarino
- parmigiano
- curcuma
- sale
- pepe
Preparazione
Lavate e tagliate alcune foglie esterne della verza, scegliendo in base alla quantità di brodo e alla densità che volete ottenere. Aggiungete il porro tagliato a rondelle e la patata pelata e tagliata a pezzetti. Aggiungete l’acqua e fate cuocere per 60 minuti. Aggiungete il sale e la curcuma, quindi frullate con un mixer a immersione. Anche in questo caso potete decidere in base al vostro gusto: frullate completamente per ottenere una crema liscia o solo in parte se vi piace sentire i pezzetti di verdura nella minestra. Aggiungete il riso e fate cuocere per 12 minuti circa. Servite con olio extravergine di oliva aromatizzato al rosmarino (o classico se preferite), parmigiano e pepe.
Il riso e verza è un piatto confortevole e leggero, perfetto per una cena d’autunno.
Un consiglio. Cercate di cuocere la quantità giusta di minestra. Se avanza il brodo tende a degradare in fretta, perdendo le proprietà nutrizionali. Nel caso, conservate la minestra in frigo, mai nella pentola di alluminio, ma ad esempio in una bottiglia di vetro. Il vetro è neutro, non rilascia sostanza e non influenza la conservazione dell’alimento.