Coltivato, lavorato e confezionato in Italia, seguendo regole ben precise, il riso da sushi ha caratteristiche che lo rendono perfetto per la cucina giapponese. Nel video vediamo pochi semplici trucchi per sceglierlo: ce li racconta il Signor Morimoto, uno dei maggiori esperti di riso da sushi.
Sulla confezione troverete scritto “riso Originario”, ma saprete riconoscere un buon riso da sushi per il colore cristallino del chicco. Anche l’occhio vuole la sua parte, quindi il chicco deve rimanere traslucido anche dopo la cottura. Per far in modo che i granelli restino ben incollati tra loro, ci vuole un riso a basso amilosio, che diventa leggermente “appiccicoso”. Nel video ci sono quattro risi da sushi disponibili sul mercato, tutti con caratteristiche affini. Il riso del signor Morimoto, che ci ha gentilmente ospitati per raccontarci tutto questo, si chiama Okomesan ed è coltivato in Lomellina, in provincia di Pavia. La figlia invece gestisce a Milano un ristorante giapponese senza sushi, ma con piatti della cucina tradizionale del Giappone.
Buona visione e… fatemi sapere se avete scoperto cosa significa Kome 😉