Si è concluso il primo Festival del giornalismo alimentare, tenutosi dal 25 al 27 Febbraio nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale di Torino.
Un programma fitto di interventi illustri, ma anche show cooking ed educational nelle aziende del territorio.
Tema principe il cibo, partendo dalle politiche alimentari dopo Expo 2015, in un confronto articolato che ha visto protagonista tutta la “Rete food“: dalle aziende alle istituzioni, dagli alimentaristi agli influencer, fino all’eterno antagonismo tra giornalisti e blogger.
Ho seguito l’evento inaugurale del Festival del Giornalismo Alimentare, aperto dall’intervento di Piero Fassino, sindaco di Torino. La parola è poi passata a Carlin Petrini, presidente Slow Food. Fa sempre un certo effetto sentirlo parlare dal vivo, alla ricerca del senso fondamentale che sta dietro al cibo. Non solo comunicazione e sensazionalismo, non solo guide ai ristoranti, ma ripartire dalla basi dell’educazione alimentare, fino alla sostenibilità nelle colture e nelle produzioni.
Produzioni che devono essere sostenibili anche dal punto di vista economico, tema introdotto da Giuseppe Lavazza nel successivo intervento. Per un’azienda è fondamentale l’interazione con tutta la filiera produttiva internazionale. Marco Pedroni, presidente nazionale Coop, lo sa bene e sottolinea l’importanza di offrire il “piccolo e bello” (inteso come ritorno alla genuinità delle produzioni) su larga scala. Bisogna uscire dal concetto di bene di nicchia e puntando a colmare il gap sociale tra fasce di consumatori che hanno accesso o meno a determinati beni alimentari.
Il punto di partenza è innanzitutto la sicurezza, garanzia imprescindibile per Antonella Pasquariello, presidente Camst. Clara Velez Fraga di FAO ricorda che in alcuni Paesi del mondo non si parla ancora di qualità del cibo, ma di mancanza e denutrizione. E’ d’obbligo rimarcare la crescita ulteriore della forbice tra bambini affamati e obesi.
L’intervento di Velez Fraga ha portato l’evento della mattina verso le conclusioni, ma la tre giorni di festival è proseguita con molti altri temi interessanti. Dagli sprechi al diritto al cibo, dall’educazione alimentare dei bambini fino all’acqua come bene pubblico. Trovate il programma dettagliato di tutti gli interventi e degli educational sul territorio sul sito ufficiale del Festival Alimentare.
Un’ultima menzione al Direttore del festival, Massimiliano Borgia, che con grinta e passione si è impegnato per realizzare un evento esemplare. Complimenti per la tenacia e la dedizione con cui ogni giorno fai bene il tuo lavoro.