Il riso Gran Cavour è una varietà piemontese che prende il nome dall’omonimo Camillo Benso Conte di Cavour, ministro del Regno di Sardegna a metà Ottocento e regista del Canale Cavour, immensa opera di ingegneria idraulica che conferì un grande impulso alla risicoltura vercellese.
La sua tenuta in frazione di Trino, provincia di Vercelli, oggi riprende vita grazie al lavoro dell’Associazione L.E.R.I. Cavour, dal nome del Borgo tanto caro a Cavour e acronimo di “laboratorio educativo risorgimentale italiano”. In questa vigilia di Natale si inaugura l’installazione artistica “Illuminazione architetturale” sulle Torri di Raffreddamento dell’Ex Centrale Galileo Ferraris di Trino, che dal 24 al 30 dicembre diventano Grandi Installazioni Artistiche, grazie all’Associazione L.E.R.I. Cavour, in collaborazione con Piazza Impianti, Galileo Ferraris Srl ed Enel X.
Sulla Torre 1 verrà proiettata l’immagine del Conte Camillo Benso di Cavour che passò gran
parte della sua Vita nella tenuta del Borgo di Leri, adiacente la Ex Centrale, diventando innovatore e sperimentatore agricolo. Sulla Torre 2 verranno proiettate le immagini di Galileo Ferraris (nato nel vicinissimo paese di Livorno Ferraris), Giovanni Battista Viotti (tra i più grandi violinisti al Mondo di Musica
Classica del 1700, nato a Fontanetto Po’, altro paese che dista pochi km dalla Centrale) e Nikola Tesla.
In occasione di questo evento speciale, ho cucinato un risotto perfetto per le Feste con il riso Gran Cavour, selezionato da Massimo Biloni presso il suo Centro Ricerche IRES di Nibbiola, Novara, dove nascono nuove varietà di riso adatte a coltivazioni sostenibili.
Gran Cavour è il riso con il chicco più grande tra tutte le cultivar, più di Carnaroli e Arborio. Questa sua caratteristica gli conferisce una buona tenuta di cottura, per risotti al dente, mentre il rilascio di amido nel brodo permette di mantecare senza troppi grassi. A crudo è un riso dal profumo intenso e persistente: aprendo la confezione sottovuoto percepirete sentori di frutta secca, specialmente la noce, e caseari, di latte e formaggio freschissimo. Degustandolo si nota la dimensione del chicco, con una consistenza più soffice rispetto ad un Carnaroli, più simile piuttosto all’Arborio.
Ho apprezzato questo riso e ho preparato per l’occasione un risotto adatto alle Feste, con gamberi e rucola fritta, condito con una vinaigrette alla senape antica. Ecco la ricetta!
Riso Gran Cavour: risotto ai gamberi e rucola fritta con vinaigrette alla senape antica.
Ingredienti per 3 persone:
- 250 gr di riso Gran Cavour
- olio extravergine di oliva
- spumante rosé
- 1 limone non trattato
- 1 mazzetto di rucola
- 6 gamberi
- parmigiano
- senape all’antica
- sale
- pepe
Preparazione
Preparate i gamberi, sgusciandoli e facendoli cuocere 4-5 minuti a vapore o in microonde. Metteteli in una ciotola con un filo di olio e della scorza di limone grattugiata.
Preparate la vinaigrette con 3 cucchiai di olio, 1 cucchiaio di di succo di limone un cucchiaino di senape in grani.
Fate friggere la rucola per un paio di minuti e scolatela su un piatto ricoperto di carta assorbente.
Preparare il risotto. Fate tostare il riso con un filo d’olio, aggiungete sale e pepe, quindi sfumate con il vino. Aggiungete l’acqua bollente, fate cuocere il riso mescolando di tanto in tanto e aggiungendo acqua all’occorrenza. Dopo 16 minuti spegnete il fuoco e mantecate con parmigiano.
Impiattate aggiungendo un cucchiaio di vinaigrette, la rucola fritta e i gamberi.
Il vostro risotto ai gamberi e rucola fritta con vinaigrette alla senape antica, preparato con riso Gran Cavour, vi farà fare un figurone per queste Feste natalizie.
Grazie! Bellissimo blog