Irrinunciabile per chi voglia assaggiare l’autentico riso italiano, in diverse declinazioni, forme e sapori.
Dal supplì (non impanato!) al pomodoro, alla pannocchia di riso che straborda di gorgonzola cremoso, fino all’immancabile risotto che varia in base alla stagione.
Sergio Barzetti sceglie personalmente tutti gli ingredienti utilizzati nella sua cucina e cura i rapporti con i produttori in modo personale. Ricerca la serietà nelle persone e finisce inevitabilmente per divertarne amico: la sua allegria e la sua semplicità lo portano a legarsi con persone simili a lui, sempre alla ricerca dell’eccellenza in modo serio, onesto, con passione.
Una squadra di famiglia.
Anche la famiglia ha un ruolo importante nella cucina di Sergio: non a caso l’ultima creazione nella Bottega del Mercato Centrale è il “Risino“, il tortino del sorriso che nasce da un risotto allo zafferano in stimmi bio, ripieno di prosciutto cotto naturale alta qualità, toma piemontese, burro artigianale e parmigiano stagionato da mucche da pascolo. Una goduria irrinunciabile, nato su richiesta della figlia: “Papà, io vorrei un panino di riso, me lo puoi fare?”
Ed ecco nato il Risino, impreziosito dall’immancabile foglia di alloro.
Ancora più buono quando lo assaggi al tavolo con Sergio che ti racconta del suo lavoro: “Se non fosse per la mia squadra non ce la farei mai: i miei aiuti in cucina, mia moglie, siamo tutti una grande squadra”. Intanto mi accorgo che la gente passa e lo fissa, qualcuno si avvicina e un po’ timidamente gli fa una domanda, qualcun’altro chiede un selfie. Non si aspettano di vedere dietro al bancone il vero Sergio Barzetti, forse credono che il suo posto fisso sia ormai in tv. Invece Sergio è anche lì, con le mani in pentola.
E nella frenesia di tutti i giorni, tra il Mercato Centrale, gli studi della Clerici e il Ristorante di Malnate, Sergio ha trovato il suo rifugio: “Qui sotto c’è un mondo, invisibile ai clienti, ma altrettanto vivo. E’ qui che la giornata comincia e finisce. Non so se avete tempo, altrimenti vi porterei a vederlo”. E così ci accompagna nei magazzini sotterranei, un mondo parallelo fatto per gli addetti ai lavori, per lo scarico merci, per la raccolta dei rifiuti, un’organizzazione fatta di persone che ogni giorno lì sotto lavorano alla regia del grande spettacolo che sta al piano delle botteghe. Lo sguardo affascinato di Sergio mi fa nascere un pensiero: che queste gallerie sotterranee gigantesche, in alcuni momenti della giornata, possano diventare un rifugio per concedersi una pausa dalla folla, dalla luce, dai suoni del piano superiore.
Torniamo sopra e diamo uno sguardo alla vetrina dei prodotti: piccoli artigiani del riso, marchi più noti, linee di lusso e confezioni benefiche. La scelta è variegata, anche per provenienza, e c’è anche una linea di prodotti per la cura del corpo.
L’indirizzo lo conoscete, è più facile che mai: la Mercato Centrale nella Stazione Centrale di Milano. La prossima volta che sarete di passaggio fatevi una bella coccola: Risino al posto del solito panino!