Piatto semplice e sontuoso, racchiude i segreti di una tradizione secolare: dalla scelta della carne e dei tagli alla corretta esecuzione, in abbinamento a salse e bagnetti.
HangarQ ha organizzato una serata dedicata al Gran Bollito Piemontese Risorgimentale, una degustazione di setti tagli più ammennicoli, accompagnati da contorni di verdure e dai tipici bagnetti, servito proprio nello stile tanto amato dal Re Vittorio Emanuele II.
Deliziati i palati dei commensali, in un’atmosfera evocativa del periodo risorgimentale, come vuole la tradizione. Sulle note dell’Aida e della Traviata, l’accompagnamento musicale delle opere di Giuseppe Verdi ha incorniciato in modo egregio la serata.
E siccome un pasto non è completo senza le giuste bevande, il bollito è stato accompagnato dall’armonica e profumata Barbera Montebruna e dalla più corposa e strutturata Barbera Bricco dell’Uccellone delle Cantine Braida, alle presenza di Sergio Zucca, che ha raccontato l’evoluzione di questo vitigno storico e caratteristico del Piemonte.
Ma veniamo alla materia prima, perché la provenienza delle carni, per la preparazione del bollito misto classico della tradizione, è fondamentale. La Macelleria Leoni di Milano offre l’eccellenza della carne pregiata di Razza Piemontese, certificata dal marchio Coalvi, Consorzio di Tutela della Razza Piemontese e punto di riferimento per la carne di alta qualità al 100% italiana. Il Fassone Piemontese è una carne da intenditori, unica al mondo per le proprie caratteristiche di ineguagliabile tenerezza e sapore.
Anche la scelta dell’animale e del taglio e fondamentale per la buona riuscita del bollito piemontese: dev’essere un bue adulto ben frollato, non troppo magro e con venature di grasso visibili. I sette tagli scelti per il bollito piemontese sono il tenerone, lo stinco, la scaramella, lo scamone, il cappello da prete, la punta con il suo fiocco e la noce.
Gli ammennicoli arrivano invece da un giovane vitello e sono composti da lingua, testina con musetto, la coda e lo zampino, ai quali si aggiungono il cotechino, la gallina e la rollata cotti a parte.
I sette bagnetti della tradizione piemontese accompagnano il bollito: la salsa verde rustica a base di prezzemolo e acciughe, il cosiddetto “bagnet verd”, e la salsa verde rinforzata con aggiunta di tuorlo d’uovo; la salsa rossa, della anche “bagnet rus”, a base di pomodori e peperoni con l’aggiunta di zucchero e aceto, simile alla salsa “rubra”; la salsa cugnà, con mele cotogne e mosto d’uva; e poi ancora la salsa al cren (o rafano), la salsa al miele e la mostarda.
Per accompagnare il bollito piemontese infine non mancano le verdure lesse o al vapore, come cipolle rosse e bianche, patate, cavolfiore, erbette e spinacino al burro, rape, finocchi e carote, e un caldo brodo di carne profumato.
La serata è terminata con un dessert preparato con cioccolato Relanghe di Alba e profumato all’arancia, accompagnato dal Moscato d’Asti di Cantine Braida.
Un vero e proprio banchetto sontuoso, in una atmosfera amichevole e conviviale, incorniciata dall’elegante e innovativa location di HangarQ a Milano. Un’ambiente luminoso che lascia spazio ad un’ampia cucina a vista, nato per organizzare eventi privati e aziendali: dopo la decennale esperienza di successo nel settore del Luxury Food dedicato all’aviazione privata, i proprietari “hanno messo i piedi a terra” e hanno ampliato i propri servizi offrendo l’affitto dei questa location unica con tutti servizi annessi per organizzare un evento food di alto livello. Andate a curiosare prima del prossimo evento su www.hangarq.com.
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